
Dal rapporto SATIO*: “Come reagiscono i bielorussi al coronavirus?”
La maggior parte dei bielorussi è convinta che la situazione di pandemia peggiorerà entro un mese e ciò potrebbe provocare fenomeni e processi socio-economici negativi.
Tali dati sono contenuti in un rapporto** sui risultati di un nuovo studio sociologico della società SATIO “Come reagiscono i bielorussi al coronavirus?”
Il rapporto riflette una parte dell’opinione pubblica in costante cambiamento e si basa sulle informazioni disponibili al momento dello studio (26-27 marzo 2020).
Il sondaggio ha coinvolto 1002 persone. Il campione è rappresentativo, cioè proporzionale alla popolazione della Bielorussia dai 18 ai 64 anni per sesso, età e regione.
“Lo studio è indipendente e non ha comittenti: l’abbiamo realizzato per voi e per noi. Il team di SATIO sta vivendo una pandemia con te. Resta a casa! ” dice il preambolo del rapporto.
Aspettative negative
Secondo i risultati dell’indagine, il 62% degli intervistati ritiene che la situazione con il coronavirus peggiorerà entro un mese. Un miglioramento della situazione è stato segnalato dal 17% degli intervistati. Un altro 10% ha risposto che la situazione sarebbe rimasta invariata.

I più ottimisti erano residenti nelle città di medie dimensioni. Lì, solo il 50% degli intervistati ritiene che la situazione con il coronavirus peggiorerà. Così, invece, la pensa il 70% degli intervistati a Minsk.
Cosa porterà il virus?
Tra le conseguenze più probabili del peggioramento della situazione con il coronavirus fra i bielorussi che ritengono possibile il peggioramento, si parla di:
- Fallimento del sistema sanitario per aiutare tutti – 59%
- Un aumento del numero di ferie forzate a proprie spese – 48%
- Svalutazione del rublo – 44%
- Riduzione salariale – 40%

Allo stesso tempo, il 47% degli intervistati ritiene che la reazione delle persone al coronavirus è consona alla minaccia. Sebbene il 31% sia convinto che la situazione sia sottovalutata, mentre un altro 13% ritiene che la maggioranza sopravvaluti la minaccia.

C’è bisogno della quarantena
Come ha dimostrato l’indagine, quasi la metà dei residenti nel paese (45%) ha già subito un calo delle entrate; di essi il 79% prevede un ulteriore declino.
I bielorussi hanno già iniziato ad abbandonare il loro solito stile di vita e ad adottare misure restrittive per conto proprio. Tuttavia, le persone vogliono misure di isolamento ancora più rigorose.

In particolare, il 70% ritiene che da subito sia necessario vietare tutti gli eventi sociali in Bielorussia. Il 56% degli intervistati è convinto della necessità di mettere in quarantena tutte le istituzioni educative. Inoltre, il 53% degli intervistati ha parlato a favore del trasferimento di tutti i lavori possibili in remoto. Il 39% sostiene la necessità di introdurre multe elevate per comportamenti rischiosi che contribuiscono alla diffusione del coronavirus e sostengono anche l’isolamento dei gruppi a rischio.
Come dimostrato dallo studio, le donne e le persone con istruzione superiore in Bielorussia sono più rigorose di altre riguardo alle misure precauzionali e sono più attivamente favorevoli all’introduzione di ulteriori restrizioni.
*SATIO è una delle principali società di ricerche di mercato in Bielorussia. La sua missione consiste nel fornire servizi analitici di alta qualità ai clienti del settore privato e pubblico, aiutandoli a comprendere il mercato di riferimento e i consumatori, identificare le tendenze e i trend del mercato per diventare un’azienda efficace e di successo.